Colazione

3 gennaio 2016

Otto e mezza.
Due o tre pancake spalmati di marmellata alle fragoline di bosco, yogurt greco con uva, miele e noci, una tazza di caffè senza zucchero e qualche quadrato di cioccolato, possibilmente al latte.
In testa le cuffie nuove, color bronzo, quelle rosse si son rotte qualche giorno fa.
Programmi sportivi, alla mattina solo quelli, lo mettono di buonumore. I racconti, la musica e tutte le altre varianti li tiene per altri momenti della giornata, o per il fine settimana.
Il rito mattutino termina alla finestra, quando appoggia i gomiti sul davanzale sul quale dimora un accendino viola, che usa per accendersi la sigaretta che si è appena arrotolato.
La sigaretta più buona di tutta la giornata.
Sotto al davanzale il mondo rumoreggia senza infastidirlo, mentre segue la nuvola di fumo al retrogusto di caffè senza zucchero che va a dissolversi fra i tetti.
A metà sigaretta già sa che quello è il momento che più lo fa stare bene e che difficilmente ce ne sarà un altro così piacevole nelle successive ventiquattro ore.
Calma, sazietà, cose che devono iniziare e tabacco.
Ventiquattro ore.