Io: “Facciamo così: io mi occupo della prima persona, tu della seconda e lui della terza.”
Loro: “Se ne arriva una quarta, possiamo farla noi?”
Io: “Un momento, lasciatemi ragionare. A dire il vero, avevo pensato di destinare l’eventuale quinta a voi.”
Lui: “Ah si? Io pensavo avresti lasciato la sesta a loro, è singolare come trovata ma potrebbe funzionare.”
Io: “Singolare dici? Mi sembra che sia tutto il contrario, invece. Lei cosa ne pensa?”
Lei: “Non so, è una domanda un po’ personale e io sono nuova dell’ambiente. Possiamo darci del tu, tanto per iniziare?”
Io: “Del tu? Ma assolutamente sì, tu cosa ne pensi?”
Tu: “La vedo anch’io come la vede lei e penso che lui sbagli, non è affatto singolare.”
Lei: “Ehi, io non ho mai detto che lui sbaglia, sono l’ultima persona che può permettersi di giudicare qui.”
Lui: “Lei mi piace, non può darmi una mano con la terza persona?”
Io: “Andata. Lui e lei si occuperanno della terza persona, mi sembrate pure una bella coppia, se posso permettermi; dunque, riepilogando, io la prima, tu la seconda, lui e lei la terza e dalla quarta in poi vediamo con loro come fare-”
Loro: “Perfetto, a noi va bene la quarta e per la quinta eventualmente sentiamo voi.”
Io: “Ottimo ragazzi, ora andate e diffondete il verbo.”
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