Il mio amico Corto

17 novembre 2016

«Qualche tempo fa ho letto Corto Maltese.
Non un Corto Maltese, tutto Corto Maltese.
O meglio, tutti i ventinove volumi che mi pare di aver capito siano stati pubblicati, non ho ancora ben chiaro se ce ne siano altri o meno.

Ricordo in maniera piuttosto netta la sensazione provata quel giorno: sono rientrato a casa e, senza alcun motivo, sapevo per certo che avrei letto Corto Maltese.
Non ne avevo in casa e non sapevo nemmeno da che parte iniziare, però qualcosa mi diceva che era giunto il momento in cui lo avrei capito, dunque mi sono documentato sulle storie esistenti, le ho recuperate e le ho lette.
Ed è successo davvero: l’ho capito.
L’ho capito e ho capito perché prima non lo capivo, perché cercavo di capirlo quando invece non c’è nulla da capire. Bisogna solo cogliere, e solo cogliendo si capisce.

Ho colto la delicatezza estrema del personaggio, sempre sullo sfondo di storie mai sue delle quali è però inspiegabilmente il protagonista.
Ho colto la maestosa eleganza del suo distaccato attaccamento a persone e cose, a cause e faccende.
Ho colto la poesia nella materialità sognante delle sue avventure.
Ho colto la finezza di certe parole, mai casuali e spesso illuminanti anche nei dialoghi apparentemente più banali.
Ho colto tutto questo e molto altro. Magari non è quello che c’era da cogliere o non tutto, però che era quello che avevo bisogno di cogliere, e che in qualche modo mi stava chiamando.
L’ho colto e lo capisco come non mai, lo sento mio come non mai perché sono fatto di quella stessa materia di cui è fatto Colto Maltese, sia essa poesia, letteratura, sogno, leggerezza o anche solo semplicemente elegante selvaticità. E lo dico a te, cui probabilmente non interessa nemmeno più di tanto sentirlo, perché nessun altro lo capisce e tu sì.

Ho provato a spiegarlo ma, appunto, non è possibile farlo. Lo si coglie e lo si sa e basta.

Alla richiesta sulla tipologia di morte pensata per il suo personaggio, Pratt ha risposto: “Corto Maltese non morirà, Corto Maltese se ne andrà perché in un mondo dove tutto è elettronica, è calcolato, tutto è industrializzato, è consumo, non c’è posto per un tipo come Corto Maltese.”

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